Key Of Hearts, una mia fanfiction mai finita...

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~Piccolo Poeta
view post Posted on 15/9/2012, 08:11     +1   -1




Key Of Heart



Tutto era normale quel giorno, Kairi non si sarebbe mai aspettata cosa sarebbe successo quella mattina.....





Osservava le foglie autunnali cadere dolcemente dagli alberi, esibendosi in una danza.....
Il viale che portava al cancello della scuola era poco distante.
La ragazza camminava avvolta nella sua divisa, una gonna non troppo lunga a motivo scozzese rossa e bianca e una camicia bianca con lo stemma della scuola.
Era abbastanza distratta, cosa che di solito non succede....è sempre una ragazza precisa e attenta, ma oggi non sembra.
Altri ragazzi davanti a lei stavano entrando a scuola, mentre lei era ancora al cancello...
Se ne accorse quando i suoi pensieri furono interrotti dalla campanella che segnava l'inizio delle lezioni!
DRINNNNNN
Quel suono assordante la fece bloccare. Il bidello stava chiudendo le porte, e il suo urlo fu soffocato dal rumore delle chiavi.

-Oh no, sono arrivata in ritardo......ma cos'ho oggi? sono distratta...-

Intanto si avvicinava ad un albero per poggiarsi e sedersi. Ormai tanto non poteva piu entrare.
Spostò lo sguardo al cielo, da cui stava cadendo un petalo, ma non era un normale petalo, quella figura era luminosa...Risplendeva di rosa acceso...
Si alzò correndo nel punto dove lo vedeva atterrare......




Il petalo le si posò esattamente tra le sue mani, quasi come lo volesse. A quel punto smise di splendere. Kairi lo strinse tra le mani, non sapeva che farne....quindi tornò all'albero e iniziò a frugare dentro lo zaino, fino ad estrarne una scatolina in latta, la aprì e ne ripose dentro il petalo. La chiuse e la mise dentro lo zaino. A quel punto decise che avrebbe passato la mattina girando per il parco della scuola. Quindi si alzò e mettendosi lo zaino sulle spalle iniziò a camminare tra gli alberi colorati di marrone, giallo e rosso. Pur essendo la seconda settimana di autunno la stagione aveva gia fatto i suoi effetti. Camminava su un sentiero in ciottoli, che si estendeva dietro alla scuola, da li la facciata era ricoperta da edera, solo una finestra si poteva ancora intravedere, e quella finestra stranamente era aperta, ma facendo parte dell'ufficio del preside era facilmente pensabile che stesse finendo di compilare alcuni documenti, mentre la segretaria era nella stanza accanto.
Continuando ad osservare gli alberi e il manto del prato a Kairi venne un dubbio...
''come puo cadere un petalo dal cielo in autunno? Non ci sono fiori con petali così belli....''
Questo pensiero le infestava la mente......



Seduta su una panchina continuava a pensare....come poteva esserci un petalo in autunno? E soprattutto perchè quella figura cadeva dal cielo e magari non da un fiore? Erano dubbi che chiunque si sarebbe posto se fosse stato nella sua situazione.

Ma Kairi aveva ricevuto quel petalo per un motivo preciso



Intanto si stava alzando decisa a tornare a casa per riposarsi e magari pensare con un po piu calma al fatto accaduto da li a poco.
Zaino in spalla e tornata al cancello tirò un sospiro guardando la scuola.

Si incamminò per il viale, dove poco prima si era fermata ad osservare gli alberi, che ora sembravano immobili, quasi come temessero il suo passaggio.
Continuando a camminare superò la zona degli alberi, non molto folta ma comunque una bellissima zona dove stare a riposare.

Arrivata nella vera città, ciò significa caos, traffico e inquinamento, lei odiava queste cose.....
Attraversando la strada tra clacson irritati e fanali che le si puntavano addosso, vide in un vicolo una coppia di teppisti che infastidivano una povera ragazza.
Kairi si fermò, cosa doveva fare?


Intanto che prendeva la sua scelta le sembrava di essere estranea a tutto e tutti, nessuno la notava e non sentiva il minimo rumore.
Era una scelta difficile, potrebbe essere finita male se fosse andata la, ma se non fosse andata un altra ragazza avrebbe fatto la sua stessa fine, non era giusto.
Si decise, lasciò cadere lo zaino e tutto riprese il suo normale corso, o almeno nella sua mente era successo tutto cio.
Prima però prese la scatola con il petalo.

Per lei era come un portafortuna.
E fatto questo lo mise in tasca. Prese a camminare intimorita verso i teppisti.
Dentro di se si stava svolgendo una battaglia, che vedeva scontrarsi l'egoismo e l'altrusimo, chi vincerà?
Kairi era una ragazza amichevole e altruista, ma era difficile avvicinarsi sapendo cosa gli sarebbe potuto succedere.....
Ormai aveva deciso, ora camminava con piu decisione.
I due la notarono e sogghignando tra loro lasciarono la povera ragazza, che cadde inginocchiata a terra.
I teppisti iniziarono ad avvicinarsi a Kairi, e l'altra ragazza non si muoveva, era immobile che tremava.

Kairi strinse i pugni, doveva affrontarli.
Uno dei due corse per andare verso di lei, che indifesa si fece prendere per le braccia.

''Oh no sapevo che sarebbe finita così....no! non devo arrendermi.''

Si, così pensava lei, non ammetteva la sconfitta, odiava non poter aiutare gli altri.
I due la afferrarono dalle braccia, stavano per tapparle la bocca quando Kairi notò nel cielo una strana luce, era rosa come il petalo. In quel momento cadde una goccia d'acqua su una grondaia pericolante, che come per magia cadde sulla testa dei due facendoli svenire.
Kairi ancora incredula.


-Ma come? cos'è successo...come..come puo essere successo? Davvero strano.....-

Corse dall'altra ragazza aiutandola ad alzarsi, le due dopo aver parlato si salutarono e si divisero. Kairi tornò sul marciapiede fuori dal vicolo e afferrò lo zaino, riponendo il petalo, con lo stesso pensiero che le assillava la testa:

Era stato un caso oppure no?



Stava camminando su un marciapiede che attraversava il centro della città, passando vicino a molti negozi.
Per lo piu tutti negozi bellissimi con vestiti costosissimi.
Ma a Kairi in quel momento non interessava, stava ancora pensando a quello che era successo poco fa.....come poteva essere successo tutto cio? insomma era molto improbabile che fosse stato solo un caso......

Il marciapiede continuava per svariati metri fino a portare nella piazza principale, ma essendo quasi mezzogiorno chissà qualche casino ci potrebbe essere.
Infatti la ragazza tagliò per una strada alternativa, che attraversava un parco-giochi.
Prima di arrivare li si estendeva affiancato a delle case, da una finestra una signora stendeva i panni, altre parlavano.
Era un quartiere di periferia, dove abitavano per lo piu persone povere che non trovavano altro posto dove stare.

Mentre Kairi osservava il cielo un bambino stava correndo sullo stesso marciapiede e senza far caso a Kairi la travolse, cadendo entrambi a terra.
La ragazza tornò col pensiero sulla terra, notando finalmente il bambino che frugava avidamente nel suo zaino, forse in cerca di soldi.


-Ehy! Lascia il mio zaino, di soldi non ne ho!-

Il bambino alle urla della ragazza scappò subito via, lasciando lo zaino nel caos piu totale.
Kairi si alzò e riordinando il materiale notò che fortunatamente la scatola col petalo era ancora li.


Chissà perchè aveva così a cuore quel petalo? è forse un intuizione? o solo un caso?



Appena uscita da quelle orride strade tirò un sospiro di sollievo.
"finalmente, non ce la facevo piu, odio quella strada"
Pensava mentre osservava alcuni uccelli su un albero. Riprese a camminare per una stradina sterrata che, attraversando un pezzo di verde sbucava nel parco poco prima di casa sua.


Tirava un arietta fresca, e alcune foglie le tagliavano la strada volteggiando davanti a lei, quasi come volessero mettersi in mostra.
Ora, si vedeva l'inizio del marciapiede che costeggiava l'area del parco-giochi.
Si sentivano le voci di alcuni bambini che giocavano, che bello sentire le loro voci felici. Dopo tutto quello che era successo, finalmente si sentiva risollevata, insomma non era stata una bellissima giornata e finalmente stava arrivando a casa. Che sollievo!
Varcata la soglia del Parco, con suo stupore notò che non c'era nessuno.....la zona era deserta. E il vento si era fatto piu freddo e frequente.
Si, non c'era nessuno ma l'altalena si muoveva timidamente avanti e indietro, e non poteva essere il vento, soffiava dalla direzione opposta.


Kairi era immobile, intimorita da quella scena.
Non c'era nessuno, ne era sicura, si era guardata intorno, quel poco che riusciva per paura di essere sorpresa.
Quella era una classica scena da film horror......
E infatti un ombra, velocissima scattò verso di lei.

-Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh...........-

Il suo urlo, piano piano si soffocò.

Buio, ecco cosa vedeva solamente un nero che sembrava schiacciarla, si sentiva soffocata.
Ma dove si trovava? Non vedeva nulla, non sentiva il minimo rumore o profumo. Si ricordava solo che qualcosa o qualcuno l'aveva aggredita al parco e poi lei era svenuta, ma quello non era sicuramente il parco dove si trovava poco fa, lì sentiva una sensazione di disagio, un nodo allo stomaco, insistente.
Chiudeva e riapriva gli occhi ma era sempre la stessa scena: nero, nient'altro.
Agitava le braccia ma non sentiva nulla, neppure l'aria, eppure respirava.
Non capiva se era in piedi o seduta, non sentiva nulla sotto i suoi piedi, e non riusciva a muoverli. Era la paura che la bloccava in quella posizione? O era qualcos'altro che giocava con il suo corpo in quella stupida distesa nera.

Ed ecco che una luce, forse quella della speranza la libera dal torpore.



Una luce, si era proprio una luce, rosa delicata. Kairi mosse nervosamente le mani alla ricerca della fonte e incappò in una scatola, si era da lì che proveniva la luce. Tentò di aprirla senza capire cosa stesse facendo.
Finalmente si aprì e, dopo che un forte bagliore smise di accecarla, riconobbe l'oggetto: era un petalo, rosa.
I ricordi le tornarono rapidamente, come fossero portati dal vento, la travolsero, cadde. Ora sentiva qualcosa sotto i suoi piedi, lo toccava ma non capiva cosa fosse.
Si ricordò di tutto, il ritardo a scuola, il petalo caduto dal cielo, i due uomini che aveva stordito e infine il bambino con cui si era scontrata. Una speranza si accese nella ragazza, ancora un bagliore e l'ambiente in cui si trovava divenne visibile.

Una fiamma, anche se debole, si era accesa in lei e ora poteva vedere.



Era inginocchiata a terra, le ci volle un po per abituarsi ad un bagliore che l'aveva investita appena la zona era diventata visibile.
Stringeva fra le mani il petalo che era intinto di una luce traballante, la scatola a terra vicino allo zaino.
Alzò la testa lentamente per paura di rivedere quella figura, non la vide. Solo una infinita distesa bianca, guardò verso l'alto e vide bianco, nient'altro. Guardò avanti, la stessa scena.
Solo il pavimento era diverso, semitrasparente, sotto -però- era tutto bianco.
Si chiese perché un ombra l'avrebbe dovuta trasportare li, in un posto che di cupo non aveva nulla, non ebbe risposta.

Si alzò lentamente, le gambe erano instabili. Rischiò di cadere più volte, era debole. E ogni volta che rischiava la luce del petalo traballava più nervosamente.
Non c'era nessuno. Prese lo zaino e mise a posto la scatola, il petalo lo tenne in mano.
Fece qualche passo nella speranza di trovare qualcosa, ma nulla, solo una distesa bianca infinita e continua.

"Dove vi trovo...mi sento debole...molto debole..."

Anche pensare le era difficile.
Ed ecco che mentre era sul punto di cadere nuovamente vide l'ombra, davanti a lei coperta da un mantello nero.
Pensò di vedere un sorriso nascosto da qualche parte nel suo viso nascosto dietro al cappuccio.
Aveva le braccia incrociate e levitava a mezz'aria.
Tentò di parlare ma il suono le si soffocò in gola.
La creatura, questa volta ne era sicura, rise. Rise di lei. Questo le fece ritornare le energie. energie che voleva impiegare per distruggere quella spregevole creatura che si era presa gioco di lei.
La rabbia coronò il suo cuore, il petalo come risposta smise di brillare, la luce traballante svanì e lei non riuscì più a muoversi. L'orizzonte ritornò lentamente a tingersi di quello stupido nero e dalla bocca dell'ombra uscirono delle parole.

-Non credere di poter adempire al tuo compito facendoti guidare dall'odio ragazzina!-

L'odio di Kairi aveva annullato i poteri del petalo e tutto era tornato nero, nero come la rabbia che la guidava in quel momento



Cadde a terra, non capiva cosa avesse sbagliato, voleva distruggere quell'essere che l'aveva umiliata.
Cosa c'era di male nella vendetta?
Cosa c'era di male nel voler estinguere l'oscurità?

Forse niente, forse tutto. Magari era il motivo che la spingeva che era sbagliato.



Le rimbombarono in testa le ultime parole dell'ombra: Non credere di poter adempire al tuo compito facendoti guidare dall'odio ragazzina!
Di quale compito parlava? Cosa era destinata a portare a termine?
Troppe domande, interrotte dal suono cupo della voce dell'incappucciato

-Patetico! Rialzati e mostrami che sei degna del peso che ti è stato affidato con quel petalo! Elimina l'odio dal tuo cuore e distruggi questo nero perenne come hai fatto prima! Mostrami la tua forza!-

Kairi odiava quella voce, priva di sentimenti. Una voce morta.
Non riusciva ad alzarsi, le forze l'avevano abbandonate, risucchiate dal petalo, che ora non brillava più.
Le sembrava che la sua fine fosse arrivata, sepolta in quel buio eterno in balia dell'ombra.
Cosa poteva fare? Non poteva eliminare l'odio che le bruciava dentro, o almeno non voleva farlo.

Scoppiò in un pianto profondo, un pianto che veniva da dentro, pieno di rimorso e tristezza.
Un pianto pieno di speranza.
Una tenute luce tornò a circondare il petalo, l'oscurità sparì e in un istante tornò la distesa bianca assieme all'ombra, che era lì ferma distante di qualche metro da lei.
Kairi non se ne accorse, si lasciò andare in quel pianto come se nient'altro esistesse, come se le gocce che uscivano da lei fossero una liberazione.

-Brava, sfogati e liberati dell'odio che fino a poco fa ti ha fatto sprofondare nell'oscurità più profonda. Devi sempre continuare a sperare e devi essere guidata dall'amore, dalla speranza e del desiderio di poter tornare alla vita di una volta e non dall'odio, l'odio è un nemico che devi combattere.!-


L'ultima lacrima cadde e il suono che provocò, anche se lieve, rimbombò per alcuni secondi in quell'infinito e per Kairi furono istanti lunghissimi. Si sentiva sollevata, dopo quel pianto si sentiva svuotata da quell'orrenda sensazione che l'aveva portata all'ombra.
Ora, lentamente, alzava il viso come avesse paura della realtà, ma nulla aveva da temere ora che la luce illuminava quel posto, e -forse- neppure dall'ombra

almeno per ora.



Vide di nuovo il bianco tenue e, con rammarico, anche l'uomo era ancora li davanti a lei, ma ora era impassibile. Si sentiva una bambina davanti al papà arrabbiato, una sensazione di debolezza.
Si alzò a fatica tirando su col naso, si asciugò la faccia con la manica della camicia.
"Cosa vuole da me quell'essere? Perchè mi ha parlato e non mi ha annientato quando poteva?"
Ancora domande, troppe per lei. Voleva avere risposta e per la prima volta ebbe il coraggio di parlare.

-Ascolta, io non so di cosa tu stia parlando e non so neppure se crederti, fidarmi di te, ma so che io ho trovato il petalo per un motivo e ora pretendo che tu, visto che sembra che lo sappia, me lo dica!-

L'ombra fece un passo verso di lei, e Kairi indietreggiò intimorita, aveva parlato con coraggio ma quel coraggio era svanito immediatamente. Ora si sentiva di nuovo debole.

-Ogni cosa a tempo debito, non posso dirti tutto, non mi è permesso.-

Si interruppe, Kairi ebbe l'impulso di chiedere chi gli ha imposto quel divieto, ma fu fermata come se sapesse gia la risposta "tutta tempo debito".

-Posso dirti, per ora, due dei poteri del petalo che hai trovato, che -come hai potuto constatare- non è un normale petalo. Quell'oggetto ha poteri immaginabili dagli umani, poteri che potrebbero distruggere tutto se in mani sbagliate.-

Fece un gesto con la mano per bloccare Kairi che stava per parlare.

-Come hai visto l'odio annulla i poteri del petalo, ma una quantità eccessiva di odio fa appassire il petalo e quindi, per riprendersi, inizia ad assorbire ogni sensazione del suo portatore. Compreso l'odio. Ciò significa che mentre questo processo è in atto i poteri del petalo possono essere distruttivi. Il petalo è principalmente un portafortuna, può far accadere fatti che possono salvare il suo portatore, come la caduta della grondaia, è successo tutto grazie al petalo. Questo accade soltanto quando il portatore ha paura, non se è in pericolo. Un portatore troppo coraggioso non potrebbe utilizzare questa funzione.-

Guardò Kairi che sera evidentemente stupita.

-Un altro potere del petalo è far sapere al portatore eventi passati, futuri o un fatto riguardante il mondo da cui proviene o svelare un segreto universale. Non ti è ancora successo, questa funzione, però, non è controllabile. Accade senza preavviso e non servono situazioni specifiche. Ricorda, a volte vedere il futuro può essere doloroso. Ma può sempre essere cambiato.
Questo è tutto quello che posso dirti, ora torna pure nella tua dimensione. Avremo di certo altre occasioni per incontrarci.-i


Detto questo sparì, Kairi non ebbe il tempo di dire nulla che tutto tornò alla normalità, tornò nel parco, piena di dubbi.




Key Of Heart
[c] -Tra Realtà e Sogno-





Legenda:

Corsivo= Narrazione
tra - e - = parlato(scritto in rosa)
tra '' e '' = pensato
centrato= spoiler che però sono piu misteri che spoiler

Attenzione, non posterò ogni volta, ma editerò questo messaggio per continuare il racconto, quindi se seguite la fict accedete al topic piu volte per constatare la situazione.

Aggiornamento: 5/10/2011
Aggiornamento: 6/10/2011
Aggiornamento: 10/10/2011
Aggiornamento: 14/12/2011
Aggiornamento: 17/12/2011
Aggiornamento: 26/12/2011
Aggiornamento: 6/01/2012
 
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